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ll Parco dei Mostri a Bomarzo, denominato anche Sacro Bosco o Villa delle Meraviglie di Bomarzo, in provincia di Viterbo, è un complesso monumentale italiano. Si tratta di un parco naturale ornato da numerose sculture in basalto risalenti al XVI secolo e ritraenti animali mitologici, divinità e mostri.

Indice

Un pò di storia

ll Parco dei Mostri a Bomarzo, fu ideato dall’architetto Pirro Ligorio (completò San Pietro dopo la morte di Michelangelo) su commissione del Principe Pier Francesco Orsini, detto Vicino, allo scopo di superare la sofferenza per la morte della moglie Giulia Farnese. Si tratta di un giardino rinascimentale fatto costruire sfruttando le rocce vulcaniche che affiorano dal terreno scosceso e che lambiscono l’abitato del borgo di Bomarzo.

Non si conosce neppure con certezza lo scopo per cui il parco venne costruito, forse solo per confondere e stupire i visitatori, visto che lo stesso Orsini dichiarava: «Voi che pel mondo gite errando vaghi di veder meraviglie alte et stupende venite qua, dove son facce horrende, elefanti, leoni, orchi et draghi». Alla morte di Vicino Orsini, il parco venne abbandonato e solo nella seconda metà del Novecento fu restaurato dalla coppia Giancarlo e Tina Severi Bettini.

Cosa vedere

Le grandi statue e sculture in peperino del Parco dei Mostri di Bomarzo sono integrate alla perfezione nella natura del bosco, perfettamente tenuto,con vialetti alberati e grandi prati curatissimi. Il parco è articolato su terrazze degradanti alla sommità delle quali sorge il Tempietto sormontato da una cupola che Vicino Orsini dedicò alla moglie Giulia.

Il complesso del parco dei Mostri di Bomarzo ha un ampio parcheggio (non custodito) anche per i camper e una tavola calda e Bar annesso. C’è anche un’ampia area pic-nic con annesso un piccolo parco giochi per bambini.

Percorso

Acquistati i biglietti procedete con la mappa che vi verrà consegnata. Potete scoprire man mano le numerose iscrizioni nel parco dei Mostri di Bomarzo lungo l’itinerario della mappa.
Varcato l’attuale ingresso del parco dei Mostri di Bomarzo sormontato dallo stemma degli Orsini, si incontrano due sfingi.

Dal sentiero a destra, si scende una scala di pietra ed a sinistra si nota il volto di un uomo barbato. Scendendo una seconda scala, ecco l’impressionante gruppo del Gigante che lacera le membra di un avversario.

Mappa del parco di Bomarzo

Scendendo a valle al ripiano del terreno si presenta, presso una cascatella, un’enorme Tartaruga, sul cui dorso poggia una figura femminile ammantata, accanto alla quale sorge dal terreno una testa di mostro infernale. Più avanti, una fontana sormontata da un Pegaso.

Adiacente ad un piccolo teatro c’è la Casa Pendente che vi disorienterà con la momentanea perdita di equilibrio.

Si arriva al Grande ninfeo ad emiciclo, preceduto da una gradinata. Girando a sinistra e salendo una scala in pietra, si raggiunge un grande spiazzo rettangolare, detto Platea dei vasi perchè presenta sei vasi per ciascun lato lungo.

Sul lato di fondo il cosiddetto Nettuno ed a sinistra, spuntando dalla roccia, l’orrida testa di un Mostro marino somigliante ad un delfino, con le fauci spalancate. Verso la valle, una gigantesca figura di Ninfa dormiente.
A monte, un pauroso Drago assalito da un leone e da un cane, e, più avanti, l’elefante da battaglia che solleva con la proboscide un guerriero.

Da non perdere

Prima di riprendere il cammino, volgendo lo sguardo a destra si nota un ariete coricato. Più avanti, un sedile di pietra a nicchia, detto panca etrusca nel cui fondo un’iscrizione espone in versi quanto il Sacro Bosco offre al visitatore: “voi che pel mondo gite errando vaghi – di veder maraviglie alte et stvpende – venite qva dove son faccie horrende – elefanti leoni orsi orche et draghi”.

Ridiscendendo verso l’ingresso, si percorre un viale fiancheggiato da canefore giacenti in varie parti del Parco e qui collocate provvisoriamente: da notare Giano Bifronte e la Triplice Ecate. Nel fondo appare una Maschera demoniaca con la bocca spalancata sormontata da un globo con un castello, simbolo araldico del ramo orsiniano cui appartenne Vicino: gli Orsini di Castello.

I Dintorni

Nei dintorni è possibile visitare il borgo di Vitorchiano (Parco Cinque Sensi) e il suo Moai, Viterbo, Celleno e il Paese delle Fiabe. Da non perdere Bagnaia (splendida Villa Lante), Caprarola (grandioso Palazzo Farnese) e Civita di Bagnoregio (suggestiva ‘città morente’).

Come arrivare

Il parco è sito in prossimità dell’omonima località di Bomarzo in provincia di Viterbo.

IN AUTO

Per raggiungerlo si può usare l’autostrada del Sole A1 utilizzando le uscite di Orte da sud e Attigliano sia da nord che da sud per poi seguire le chiare indicazioni locali per il Parco dei Mostri.
Se provieni da Viterbo o provincia prendi la superstrada Viterbo-Orte e imbocca l’uscita Bomarzo-Soriano; segui le indicazioni per Bomarzo e appena passato il paese troverai i cartelli per il Sacro Bosco.

IN TRENO

Bomarzo risulta difficilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
Il treno da Roma scendendo alla stazione di Orte Scalo per poi prendere l’autobus in direzione Bomarzo oppure Viterbo per poi prendere l’autobus in direzione Bomarzo.


Dove sostare con il camper

Trovi le soste su CamperInfinityAPP

Informazioni

Contatti: Parco dei Mostri di Bomarzo  Loc.Giardino 01020 Bomarzo (VT) – Telefono 0761- 924029 

Orario di Visita: Tutti i giorni, tutto l’anno dalle 9 al tramonto.

Biglietti: si comprano sul posto e costano 13 Euro per gli adulti ed 8 per i bambini dai 4 ai 13 anni. I bambini al di sotto di 4 anni entrano gratuitamente.

Sito: https://www.sacrobosco.it

Leggete le regole del parco https://www.sacrobosco.eu/botanica/

Le immagini dell’Istituto Luce dedicate alla visita di Salvador Dalì a Bomarzo: Dalì girò un cortometraggio sul Bosco Sacro, che in seguito ispirò il dipinto “La Tentazione di Sant’Antonio”.
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