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Vitorchiano è un borgo medievale a pochi km da Viterbo, ed è uno dei tanti ma graziosi borghi della Tuscia. E’ situato ai piedi dei Monti Cimini ed è rinomato per le diverse attività legate all’estrazione ed alla lavorazione del peperino. Caratterizzato, da una paesaggio collinare ricco di boschi, il territorio di Vitorchiano è solcato da innumerevoli ruscelli. Tutto questo, fa di questa zona, un ottimo habitat in cui trovano rifugio diverse specie di animali selvatici. Altrettanto suggestivi e, a volte inaspettati, i belvedere verso la forra del Fosso Acqua Fredda, affluente del Fiume Vezza. Molto bello il panorama che si vede dalla terrazza dove si trova il Moai realizzato proprio in peperino estratto dalla cava di Viterbo. Altra caratteristica tipica del borgo di Vitorchiano sono i così detti profferli. Sono delle scale esterne che portano ad una sorta di balcone da cui si accede all’abitazione.

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Da vedere

Il Moai

L’unico Moai al di fuori dell’Isola di Pasqua si trova proprio a Vitorchiano. Sono in pochi a conoscerla perchè si trova fuori dal paese. E’ una statua lavorata in peperino, alta 6 metri e costruita da 11 Maori della famiglia Atan mandati in Europa nel 1990 per trovare materiale adatto alla restaurazione delle loro statue sull’isola di Rapa Nui.

Il peperino della cava di Viterbo fu ritenuta ideale così realizzarono una statua in loco per verificarne l’idoneità. Il Moai è una figura sacra che porta prosperità al luogo che osserva, a condizione che non venga mai spostata. In questo caso provocherebbe grandi sciagure. Leggenda vuole che, mettendo la mano sul suo ombellico mentre si guarda negli occhi, esprimendo un desiderio questo si avveri.

Il paese

Subito dopo Porta Romana, che è l’unico accesso al borgo antico, si apre il Piazzale Umberto I . Punto d’incontro tra la nuova e l’antica Vitorchiano, la piazza risulta ricca di monumenti quali il campanile della Chiesa della Trinità o di Sant’Amanzio, l’ex chiesa di San Giovanni Battista e attualmente utilizzata come luogo per di ritrovo per diverse iniziative culturali e la fontana Pubblica.

Tra i monumenti di Vitorchiano possiamo consigliare la visita alla Chiesa di Sant’Amanzio e a quella di Santa Maria Assunta. Di un certo interesse sono anche la Casa del Podestà (del Rabbino, di santa Rosa – proprio la santa alla quale è dedicata la ‘Macchina’ della processione Viterbese) e il Palazzo Comunale e, poco fuori dall’abitato, il Monastero di Santa Maria delle Grazie.

Da non perdere le feste tradizionali che animano il borgo come quella del peperino in fiore, all’inizio di giugno, che colora strade e case con i fiori. Animatissima e amatissima è la festa del Cavatello, ad agosto, un trionfo di pasta acqua e farina con sugo al finocchio.

Vietato partire da Vitorchiano senza le ciambelle all’anice, più note come ciambella di san Michele, e i tanti prodotti realizzati con le castagne e le nocciole, famosi e apprezzatissimi.

Nei Dintorni
Non lontano da Vitorchiano, il Lago Vadìmone, noto per essere stato teatro della battaglia che vide la vittoria definitiva dei romani sugli Etruschi ha una particolarità singolare, ovvero sparire per lunghi periodi e poi di ricomparire improvvisamente.

Vicino Vitorchiano, inoltre, si trova il meraviglioso Sacro Bosco o al Parco dei Mostri di Bomarzo che – almeno nelle lunghe giornate di tarda primavera e d’estate – può essere perciò tranquillamente abbinato, in un unico itinerario, alla visita della cittadina.

Il borgo e il suo colore sono così particolari che Mario Monicelli, il grande regista di film indimenticabili, lo ha scelto nel 1966 per girare delle scene de ‘L’armata Brancaleone

Area sosta camper

Area sosta camper comunale molto bella per quanto riguarda la vista. Ci sono cestini per l’immondizia, area scarico, carico e torrette per l’elettricità. Si trova in Strada Provinciale 23 della Vezza, 19, 01030 Vitorchiano VT proprio nel piazzale vicino al MOAI. 8€ 24 ore, solo carico scarico 2€.

Per visionare le soste digita www.caramaps.com

Come arrivare

Da Roma sono circa 120 chilometri ed è facilmente raggiungibile perché ben collegato tramite l’autostrada A1 e la superstrada Orte-Viterbo, da cui poi si prosegue lungo la provinciale 21.

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