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A 50 minuti da Roma, c’è un luogo dove vivono hippie e streghe…è un piccolo borgo medievale nella provincia di Viterbo chiamato Calcata.

Qui risiedono circa un centinaio di persone tra italiani e stranieri. Sono creativi, pittori, scultori, musicisti e attori provenienti da tutto il mondo, che conferiscono a Calcata l’appellativo di “borgo degli artisti”. E’ possibile incontrarli in piazza, nelle vie, oppure nei loro studi e gallerie per ammirare le opere esposte.È bandiera arancione, marchio di qualità turistico ambientale. Famosa per la leggenda del santo prepuzio di Gesù, recisogli otto giorni dopo la sua nascita, venne conservato con cura dalla Vergine Maria.  Calcata fa parte del Parco Regionale valle del Treja dove partono vari percorsi naturalistici.

Tra gli spazi espositivi di Calcata c’è  l‘Opera Bosco Museo di Arte nella Natura, un museo-laboratorio sperimentale all’aperto di arte contemporanea. 

Il Borgo

Il borgo visto da lontano appare arroccato come sospeso, vi consiglio di fermarvi al tramonto e fare delle foto dalla passeggiata su Via della Fontana Vecchia.

Al di sotto del livello stradale, ci sono numerose grotte, usate come depositi, cantine e a volte tombe o antichi luoghi di culto. Oggi vengono usate, di solito, per botteghe e laboratori di artisti e artigiani.

Il borgo però non è stato mai così vivo, negli anni ’30 iniziò a spopolarsi a causa dei frequenti crolli della fragile rupe e venne chiamata “paese che muore”, appellativo che poi venne dato a Civita di Bagnoregio.

Al borgo si accede tramite un’unica porta, attraverso la quale si fa un improvviso salto indietro nel tempo. La Domenica è affollata di turisti e di persone che hanno a Calcata una seconda casa. Il centro del paese colpisce subito per l’atmosfera antica, quella di un borgo dimenticato e decadente, ma ancora vivo. La bellezza di Calcata è perdersi nei suoi vicoli privi di traffico, in quanto non è permesso entrare con veicoli a motore, e affacciarsi sulla vallata e godere dello spettacolo. Tra le sue stradine regna un’atmosfera rilassata e spensierata, perfetta per una gita fuori porta. 

Da vedere

Castello Baronale Anguillara situato nella piazza centrale ne rappresenta il fulcro. In anni abbastanza recenti ha ospitato una scuola, un ufficio postale e un ambulatorio medico. Oggi è impiegato come spazio espositivo e centro per corsi di formazione e convegni.

Nella piazza principale, oltre al Castello, è degna di visita la Chiesa del SS Nome di Gesù, dove la reliquia del prepuzio è scomparsa misteriosamente. Edificata probabilmente nella prima metà del XIII secolo dalla Famiglia Anguillara ne conserva le memorie con lo stemma sulla facciata e all’interno con la fonte battesimale.

Da visitare anche il cosiddetto “GRANARONE”, un antico granaio del 1670, salvato dal degrado dopo gli anni cinquanta e restaurato, oggi sede di una associazione culturale.

Il Museo della Civiltà Contadina, è un piccolo museo sono esposti gli attrezzi utilizzati dai contadini che nei secoli hanno abitato a Calcata. L’ingresso è libero.

Curiosità

Nel paese di Calcata sono state girate alcune scene di film, come quella della distruzione del paesello nel film Amici miei (1975). Tre anni dopo è stato il set cinematografico di alcune scene di film, tra cui La mazzetta con Nino Manfredi e Ugo Tognazzi. Nel 1997 il borgo è stato il set del film Ardena di Luca Barbareschi, interpretato dallo stesso regista e da Lucrezia Lante della Rovere. Nel 1980 fu girato un video del brano “Una storia sbagliata” dal cantautore Fabrizio De André.

Consigli

Si consiglia di visitare Calcata anche durante Halloween. Infatti, il borgo medievale di Calcata viene vestito a festa. Tutti gli abitanti del paese si mascherano, probabilmente anche per via delle leggende paesane legate alle streghe. Infatti, si dice che, quando c’è molto vento le strade del paese diano vita a degli strani suoni, tra i quali sembra scorgersi anche il canto di vecchie streghe. 

Visitatelo anche sotto Natale, per ammirare il presepe fatto a misura d’uomo. Marina Petroni, storica artigiana e pittrice del luogo, dal 2013 anima il centro storico con il “Presepe a Dimensione Umana”, un’installazione composta da personaggi in cartapesta, ognuno dei quali ricopre un ruolo ben preciso: un oste, un contadino e una fornaia sono solo uno degli esempi di queste figure che rievocano l’antica vita nel borgo.

Imperdibile la tea-room in via Tripoli, chiamata Sala dei 201 Tè, che Gemma, la padrona di casa di origine Belga, ha allestito all’interno della sua casa, dove potete sorseggiare fumanti tazze di tè da scegliere tra 201 varietà, provenienti da tutto il mondo.

Come Arrivare

📍 Per arrivare da Roma basta prendere la SS2bis cassia veietana e dopo Mazzano Romano seguire indicazioni per Calcata.
🚗 Il parcheggio su strada si trova nella parte alta del borgo. Si consigliano scarpe comode. Con una bella passeggiata si passa in un percorso pedonale rialzato lungo la strada, che permette di vedere il borgo e fare delle bellissime foto.Altre ubicazioni dove lasciare l’auto sono il Parcheggio Calcata Centro Storico ed il parcheggio in Piazza Umberto I.

Le Cascate del Monte Gelato

Vicino a Calcata si trova un luogo senza tempo lontano dal caos della città, anch’esso nella Valle del Treja, nome derivante dal fiume che nasce dai Monti Cimimi e raggiunge il Monte Gelato. Si chiamano le Cascate del Monte Gelato.
Qui è possibile vedere il vecchio mulino dell’ 800 rimasto attivo fino agli anni ‘60 e varie scascatelle dove, prima dell’emergenza Covid era possibile fare il bagno e i resti di una villa romana del I sec. a. C.  

Di fatto in questo periodo di emergenza sanitaria, per accedere alle cascate è necessario osservare quanto disposto dall’ordinanza sindacale n. 11 del 23 maggio 2020, ovvero indossare la mascherina e rispettare le distanze.

L’aria è fresca e si può passeggiare all’ombra degli alberi, non c’è molto da fare ad oggi  dopo che hanno vietato la balneazione.

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