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San Galgano si trova in una bella posizione in Val di Merse a solo 35 km a sud di Siena ed è raggiungibile in macchina, in circa 50 minuti di viaggio. Il luogo include due punti di attrazione.

La grande Abbazia con un’enorme chiesa senza tetto e l’eremo di Monte Siepi dove, secondo la leggenda, San Galgano si ritira a vita eremitica nel 1170.

Il nostro giro inizia facendo una bella passeggiata attraverso un viale di cipressi verso l’Abbazia. L’Abbazia è stata costruita tra 1218 e 1288 dai monaci cistercensi che normalmente costruivano i loro monasteri vicino al fiume Merse e lungo importanti strade di passaggio.

La carestia nel 1329 e la peste nel 1348 hanno colpito duramente la comunità e alla fine del 15° secolo i monaci si trasferirono a Siena.

Dopo aver visitato l’Abbazia, prendi il sentiero indicato verso l’Eremo di Monte Siepi. Ora sul luogo c’è una cappella che è stata costruita dopo la morte di San Galgano nel 1181. Al centro della rotonda cappella è situata la pietra. Qui San Galgano infisse la sua spada come segno di aver lasciato definitivamente le armi per cominciare una nuova vita di fede.

Nel 14° secolo è stata aggiunta una cappella rettangolare, più tardi affrescata dal pittore senese Ambrogio Lorenzetti. Dopo aver visitato la cappella facciamo uno stop al bar dove è possibile consumare caffè, bibite e snack. Per chi viaggia con bambini, c’è anche un piccolo parco giochi.

LA STORIA

San Galgano era uno di quei personaggi leggendari, tipici medioevali, che iniziano con una vita dissoluta e finiscono con la penitenza e l’austero ritiro spirituale.
Era il giorno di Natale del 1180, quando Galgano, sul colle di Montesiepi, conficcò nel terreno la sua spada per trasformarla simbolicamente in una croce. Le similitudini col mito arturiano appaiono evidenti, sebbene Artù estragga la spada dalla roccia, mentre Galgano la pianta. Nella Rotonda di Montesiepi c’è infatti un masso da cui spuntano un’elsa e un pezzo di spada corrosa dagli anni e dalla ruggine, ora protetto da una teca.

In molte biografie di San Galgano, inclusa la Vita Sancti Galgani de Senis emergono connessioni con l’Eremo di San Guglielmo di Malavalle, a Castiglione della Pescaia. In pratica Guglielmo e Galgano si conoscevano e avevano molte affinità: entrambi cavalieri, decisero di votarsi alla vita eremitica abbandonando la militanza terrena.

Ora, Guglielmo, secondo una tradizione popolare antica, potrebbe essere in realtà Guglielmo X d’Aquitania, padre di Eleonora, alla cui corte operò Chrétien de Troyes, autore de Le Roman de Perceval ou le conte du Graal, in cui compare per la prima volta il Santo Graal, elemento portante del ciclo arturiano.

Pare poi che Guglielmo X, duca d’Aquitania, morisse nel 1137, durante un pellegrinaggio a Santiago di Compostela, lasciando erede del suo vastissimo dominio la figlia Eleonora, anche se nessuno vide mai la sua salma.

E alla fine potrebbe proprio essere lui a comparire in Maremma, alcuni anni dopo questi fatti, tanto che i risultati di indagini scientifiche sulle reliquie di San Guglielmo rendono fortemente probabile la sua origine nordica.

PER I CAMPER :

Parcheggio Gratuito Abbazia San Galgano, nessun servizio.


I DINTORNI

– Chianciano Terme e le Piscine Termali Theia

Montepulciano a soli 11 Km

– Sarteano a soli 12 Km

– Monticchiello a soli 15 Km

– Lago Trasimeno a 30 minuti

-Bagno Vignoni 25 Km


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