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Quando si pensa alla Val D’Orcia, ci vengono in mente subito vaste colline e cipressi. Subito ci sentiamo rilassati sognando il sole che tramonta dietro le soffici colline di grano. Sicuramente questa zona della Toscana è una delle più affascinanti, con i suoi borghi antichi, il vino e i sapori della cucina. Come non si fa ad amare tutto questo? E perchè non Val D’Orcia in vespa?

La Val D’ Orcia è un’area protetta a sud di Siena attraversata dal Fiume Orcia e disseminata di campi di grano e girasoli. Tra queste coordinate di bellezza e cammini antichi sulle rotte della via Francigena (storica Via Cassia), si estende un territorio di fortezze arroccate, cascine e borghi medievali, circondati da colline dolci e i famosi filari di cipressi. Sono questi l’attrazione turistica più fotografata della Val D’Orcia.

Se state pensando di fare un un viaggio alla scoperta dei posti più belli della Val d’Orcia da fotografare e vivere appieno, vi consiglio di soggiornare in una delle cascine o agriturismo all’interno della zona tra Pienza, San Quirico D’Orcia, e Bagno Vignoni e perchè no, affittare una vespa o auto d’epoca per fare un tour giornaliero visitando i più bei paesini che la circondano. Io ci sono stata più volte, ed ogni volta scopro panorami diversi in base alle stagioni: si può fare ogni volta un viaggio diverso e scoprire nuovi modi per visitarla, come ad esempio per fare un tour di degustazione vino nelle cantine vinicole, un tour gastrononomico, visite a paesi e musei, oppure come abbiamo fatto noi questa volta, un tour in vespa.

Il nostro Tour della Val D’Orcia in vespa

Scrivo ora questo articolo proprio per la particolarità con cui abbiamo visitato la Val D’Orcia. In questo viaggio abbiamo optato per affittare una Vespa, presso il Vintage Vespa Tour Toscana, sito a Pienza. Organizzano tour privati per qualsiasi evento, come addio al nubilato/celibato, visite per i turisti, e sempre personalizzabili in base alle esigenze del cliente. Hanno a disposizione Vespa, Lambrette, Moto e Auto d’epoca.

Molto particolare la possibilità di avere compreso nel costo del noleggio, oltre al casco e una bandana igienica, kway, zaino, guanti , occhiali vintage, selfie stick, mappa, un lucchetto e per gruppi anche dei Walkie Talkie. A noleggio, offrono la possibilità di utilizzare la GoPro, il classico cestino da Pic nic in vimini con tovaglia a quadri, plaid e caschi originali Vespa.

Sul loro sito, dei suggerimenti di tour, con la mappa e le strade segnate da seguire.

Noi abbiamo scelto la formula di affitto in autonomia, e con la loro esperienza sui luoghi ci hanno consigliato il giro migliore da fare. Il nostro tour inizia con la visita della vicina Pienza, riconoscimento di sito Unesco nel 1996 e gioiello che affaccia sulle morbide colline Toscane. Per scoprire Pienza basta addentrarsi in angoli poco noti, che lasciano in chi li scopre un ricordo indelebile. Raggiungete Via del Casello per godere di una bella passeggiata con vista, e fate una foto ricordo in Via dell’Amore e Via del Bacio.

Un pò di storia 
Pienza fu voluta da Papa Pio II, da qui il nome che la lega a Enea Silvio Piccolomini, che, divenuto Papa nel 1458 con quel nome, volle ripensare il borgo natale affindandone la ristrutturazione a Bernardo di Matteo Gambardelli detto il Rossellino, allievo del famoso Leon Battista Alberti, architetto e scienziato del suo seguito. I lavori che ivi si svolsero tra il 1458 e il 1462 interessarono l'antico borgo di Corsignano che leggenda vuole fondato dal soldato sillano Corsinio.

Cosa Vedere

Entrate nel Romitorio, l’antico luogo di eremitaggio e di preghiera utilizzato fino al 1344, dove, in un susseguirsi di cunicoli e grotte si trovano bassorilievi raffiguranti corpi umani e animali. L’ipogeo poi comprende anche la cappella dedicata alla Madonna del Latte, nelle cui immediate vicinanze si trova la Pieve di Corsignano, splendido esempio di architettura romanica.

Da non perdere il Duomo di Pienza,il Palazzo Piccolomini e a completare la chiusura della piazza centrale di Pienza il Palazzo Borgia, di fronte al Palazzo Piccolomini. Impossibile non concludere la visita con un’esperienza enogastronomica: qui si possono gustare alcuni prodotti unici, come il rinomatocacio pecorino, formaggio tipico della città. Ottimi anche i vini che ben si sposano con le carni e la pasta fatta in casa, i famosi pici, così come il pregiato olio extra-vergine di oliva.

Cappella di Vitaleta
Vitaleta

Tour

Il nostro giro continua verso San Quirico D’orcia, con stop alla famosa Cappela di Vitaleta, edificio sacro che si trova nella località rurale di Vitaleta. La chiesa, di proprietà privata, è inclusa nel territorio dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, accessibile da due vie.

La piccola cappella, incorniciata tra due filari di cipressi, è di origine antica e secondo la tradizione popolare fu edificata proprio nel punto dove Maria apparve a una pastorella.

Oggi la cappella è uno degli angoli più fotografati della Toscana, perché, con i suoi colori chiari spicca nella suggestiva campagna circostante, dove i sinuosi colli della Val d’Orcia offrono il loro migliore spettacolo.

La cappella si può raggiungere in macchina oppure seguendo un percorso trekking tra le colline.

Per arrivarci in auto si percorre la Strada Provinciale 146 che collega San Quirico d’Orcia a Pienza, svoltando non appena si vede il cartello che indica la cappella. Da qui si imbocca un breve tratto di strada sterrata, poi bisogna parcheggiare prima del cancello che ne deliminta l’entrata e raggiungere il luogo a piedi per circa un chilometro.


Per chi ama le escursioni sulla Strada Provinciale 146, si può imboccare una stradina incorniciata dagli ulivi che conduce fino alla cappella. Da Pienza invece ci si arriva a piedi seguendo la strada bianca che parte dalla pieve di Corsignano. Si consiglia la visita durante il tramonto.

San Quirico D’Orcia

Arriviamo a San Quirico D’Orcia, dopo qualche stop lungo la strada, per fotografare il paesaggio e parcheggiamo il nostro scooter Vespa. Entriamo dalla porta sita in Via Dei Canneti, proprio nella piazza dove c’è la Chiesa di San Francesco.

Sulla destra si trova l’ingresso agli Horti Leonini , un bellissimo giardino all’ italiana messo a disposizione dei pellegrini che percorrevano la via Francigena . San Quirico d’Orcia conserva una struttura medievale, con una cinta muraria e quattro porte d’accesso. Un’altra chiesa molto bella è Chiesa di Santa Maria Assunta in stile romanico.

L’ Ospedale di Santa Maria della Scala si trova di fronte alla chiesa , e offriva cure ai Pellegrini che percorrevano la Via Francigena.

Abbazia di Sant’Antimo

Abbazia di Sant’Antimo

Ci si arriva attraverso una bellissima strada panoramica che si dirama tra vigneti, oliveti, verdi colline, e casali isolati qua e là.

L’abbazia, in splendido travertino, si erge a sorpresa isolata su una radura circondata da alberi d’olivo secolari e bellissimi campi di grano. E’ costruita  con una roccia travertinosa  le cui cave si trovano proprio nella zona di Castelnuovo dell’Abate, oggi abbandonate, che è tra le più belle pietre ornamentali  usate nel periodo romanico.

E’ il materiale impropriamente detto “onice” o “ alabastro”. Fu soppressa nel 1462 da Enea Silvio Piccolomini, Pio II, annettendola a Montalcino, che fu elevata a diocesi grazie all’ inglobamento della stessa Abbazia.

Bagno Vignoni

Piccole curiosità cinematografiche

La bellezza di Bagno Vignoni ha spinto vari registi ad ambientare alcune scene dei loro film nel piccolo borgo toscano.

Nel 1982 il regista sovietico Andrej Arsen’evič Tarkovskij vi ambientò alcune scene del film “Nostalghia”. Nel 1992 Carlo Verdone vi girò una scena del film “Al lupo al lupo”. Luca Minierò nel 2014 vi filmò parecchie scene  del film “La Scuola più bella del mondo” con Christian De Sica e Rocco Papaleo. Per gli amanti delle escursioni è presente inoltre un percorso, l’ Anello di Bagno Vignoni.

La partenza è al Parco dei Mulini, si prosegue poi fino all’antico Castello della Ripa, edificato nei pressi delle gole d’Orcia. Si passa poi dal borgo medievale di Vignoni e si ritorna infine al punto di partenza. È un sentiero piuttosto lungo, e in alcuni tratti faticoso, fatica ripagata dalla magnifica visione del panorama valdorciano.

Bagno Vignoni

Ci spostiamo con la nostra vespa a Bagno Vignoni, la cui bellezza è centralizzata sulla piazza principale, la Piazza delle Sorgenti. Ci accoglie con la sua bellissima vasca termale, circondata da locande, bar e ristoranti. Un tempo i palazzi che circondano la piazza, ospitavano le famiglie nobili in vacanza , come i dé Medici e Santa Caterina da Siena.

La storia

Da ricordare in particolare il soggiorno di Caterina da Siena, che faceva il bagno dove l’acqua era più calda in segno di penitenza. Camminare in questa piazza, immersi nella sua atmosfera fiabesca, è come fare un salto nel passato.

Dalla grande vasca termale, l’acqua si dirige verso una rupe calcarea formando cascatelle e formazioni di calcare, fino al Parco dei Mulini, dove è stata costruita in un’ingengosa opera di ingegneria idraulica del Medioevo.

L’acqua termale è ricca di carbonati di ferro, di calcio, di magnesio e di solfati di sodio che apportano benefici alla pelle, alle ossa e alla circolazione saguigna. Gli stabilimenti termali di Bagno Vignoni sono tanti ed alcuni hanno prezzi decisamente accessibili.

Alla Piscina termale Val di Sole (aperta tutti i giorni fino alle 18:00 e il sabato e la domenica fino alle 24:00) l’ingresso costa 15 euro. Da Bagno vignoni ci fermiamo sulla bellissima strada per tornare verso Monticchiello per fare foto .

Vi consigliamo di vedere e soggiornare al Castello di Spedaletto, dove noi abbiamo soggiornato tempo fa (Agriturismo La Grancia Castello di Spedaletto).

Monticchiello

Il nostro giro continua verso Monticchiello, altro angolo “segreto” con il suo borgo medievale. Un pugno di case costituisce l’unica frazione di Pienza, adagiata su una collina da cui si gode una veduta mozzafiato della Val d’Orcia con la famosa strada serpente fiancheggiata da cipressi.

Sicuramente il miglior modo per visitare il piccolo borgo è esplorare senza meta le strette viuzze del paese, scoprendo ad ogni svolta scorci pittoreschi e incantevoli, perfetti per gli appassionati di fotografia e per i romantici.

Monticchiello è famosa inoltre per il “Teatro Povero”. L’esperienza teatrale è una componente strettamente legata alla vita ed alla storia della comunità. Rappresenta uno spaccato di vita borghigiana con approfondimenti di attualità. Trae spunto dalla storia locale e ripropone le forme, ormai in disuso, della civiltà contadina.

Curiosità: provate a cercare “Testa del traditore oppressa dalla palla di cannone“. Si trova sulla facciata di una casa per le vie del paese, guardate in alto però, si trova a circa 5 metri di altezza. Questo basso rilievo risale al XIV secolo e raffigura un castellano traditore che per duemila fiorini aprì le porte del paese ai nemici fiorentini.

Dove vedere i cipressi


E’ molto facile trovare dei bei scorci di strade con cipressi, ma se volete andare sul sicuro vi consiglio qualche luogo da non perdere.
Sicuramente il primo posto da vedere, e senz’altro il più fotografato sono i Cipressi vi San Quirico D’orcia, che sulla strada che da San Quirico si dirige verso Montalcino (43.0625, 11.55867).

Qui, risalendo la collinetta su una strada bianca, è presente anche il cosidetto Circolo dei Cipressi, anch’esso molto bello. Scendendo dalla collinetta e passando sotto il cavalcavia. inizia un percorso trekking circolare di 3 ore in una zona molto bella fotograficamente parlando.
Un altro luogo dove fare una foto ai cipressi è sulla via che da Pienza arriva a San Quirico D’orcia (43.06466, 11.61128) . Anche il viale dell’Agriturismo Poggio Covili è molto fotografato.
Anche sulla strada per Monticchiello si trova un viale molto bello proprio qui 43.05841, 11.70772.

Consigli su dove mangiare


La Chiocciola, Pietanze toscane e pasta fatta a mano in un locale informale con tavoli all’aperto, in Via Mario Mencattelli, 2, Pienza. Chiuso Mercoledì.
Buca delle Fate
, Pici e ribollita nell’ex cantina di un palazzo del ‘400, tra arredi rustici e soffitti con volte a botte in Corso il Rossellino, 38. Pienza. Chiuso Lunedì.
Da Fiorella
, Piatti toscani con ingredienti a km 0 e pasta e dolci casarecci serviti in un’ex stalla dal soffitto di legno, in Via Condotti, 11, Pienza. Chiuso Mercoledì.
Agriturismo La Fonte, Azienda agricola di 40 ettari nella pittoresca Val d’Orcia dove è possibile anch soggiornare, in Pod. Fonte Bertusi di Sopra, 73, poco fuori Pienza.
Latte di Luna, Buona trattoria con tavoli all’aperto, in ia S. Carlo, 2/4 Pienza. Chiuso Martedì.
Osteria Porcellum, specialità toscane e panini, Piazza delle Sorgenti, 6, Bagno Vignoni.
La Bottega di Cacio, specialità toscane e panini, con grande spazio all’aperto, Piazza del Moretto, 31, Bagno Vignoni.
Agriturismo Poderuccio, Pod.Poderuccio,11 Pienza.

Per soggiornare:
Agriturismo Il Casalino
, Via Podere Casalino, 33 Pienza.
Agriturismo La Grancia Castello di Spedaletto, Località Spedaletto, Pienza.

Qui sotto la mappa del tour con la vespa:

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