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Lo zaino del Pellegrino, chimera e sogno di ogni pellegrino. Nell’indispensabile si elenca tutto quanto è davvero necessario. Il consiglio, da pellegrino a pellegrino, è quello di cercare di farcela comunque con
l’indispensabile.

Equipaggiamento: lo zaino

1 zaino (40+10 litri) : Più lo zaino è piccolo meno lo si può riempire: diventa quindi più facile ridurre il quantitativo di materiale che ci si porta via se la capacità è ridotta. È importante non avere più di 7/8 kg con sé, a cui di solito si aggiunge il peso dell’acqua e di un po’ di cibo per il cammino quotidiano.
La capacità di 40 litri è quella giusta per il vero pellegrino essenziale. Con 50 litri si ha un po’ più di spazio. 60 litri sono eccessivi e lo zaino rischia di diventare pesante anche per un uomo robusto. Quando si prova uno zaino bisogna farlo con del peso dentro. La sensazione cambia radicalmente e si può valutare meglio l’effettiva portabilità e aderenza alla schiena. Cercate uno zaino con sistema di aerazione dietro la schiena, come un distanziale in rete o altri sistemi e materiali più sofisticati. Una perfetta regolazione è alla base della portabilità dello zaino. Il peso dello zaino deve poter essere scaricato in massima parte sulla cintura lombare e lo zaino essere portato dalle gambe più che dalle spalle.

1 sacco a pelo o sacco lenzuolo se pensate di dormire in ostelli o parrocchie. Se dormite in Hotel non è necessario e avrete più spazio nello zaino per vestiti e altro.

1 torcia elettrica: Se pensate di camminare di mattina presto o la sera in inverno. Quella frontale (da “testa”) può essere una buona scelta: piccola, leggera e comoda permettendo di tenere le mani libere. Verificare bene il tipo di pila. Alcuni modelli usano pile che non sono sempre reperibili e sono oltretutto i modelli di torcia più costosi.

1 borraccia d’acqua da 1 litro o due da mezzo litro

1 poncho impermeabile: Sono da preferire i modelli con l’apertura davanti. Sono comodi quando li si indossa e, quando
l’intensità della pioggia cala, possono essere aperti evitando di sudare troppo, e gettati sulle spalle come mantelli possono continuare a coprire solo lo zaino. Da Decathlon ci sono modelli di buona qualità e buon prezzo.

1 maglia in pile :Media pesantezza. È il capo ideale. Ha un’alta resa termica e ha un peso molto ridotto. Piegato e messo in una sacchetto di tela funge da cuscino per la notte. Può essere comodo sceglierne un modello con l’apertura a giacca. È più versatile.

1 giacca antivento/antipioggia o kway : Classico spessore k-way; esistono infiniti modelli in commercio in goretex o materiali similari più o meno semi-traspiranti. Non c’è bisogno che sia imbottita. In caso di freddo si mette sotto il pile. Cercare di avere garantita la funzione impermeabile e antivento (wind-stopper). Si indossa in caso di pioggerellina sottile e in caso di vento. Per la vera pioggia solo il poncho può salvare. Da Decathlon ci sono tanti modelli anche salvaspazio.

2 pantaloni per il cammino: C’è chi preferisce camminare sempre con il pantalone lungo, corto o con quello a mezza gamba. Considerare comunque di avere un pantalone che si usa solo per camminare, di tessuto che si asciughi possibilmente in fretta. Io consiglio sempre il lungo perchè si cammina anche nei campi. Oppure molto comodo il pantalone che da lungo si trasforma in corto, più pratico e da modificare sul percorso senza problemi.

Magliette: Meglio acquistare magliette tecniche che asciugano il sudore piuttosto che maglie di cotone, all’arrivo sembrerete meno devastati.

Calze da trekking: Calzini rinforzati e traspiranti sono ottimi ed eviteranno le vesciche.

1 telo doccia grande , sempre se pensate di dormire in ostelli o parrocchie che offrono solo il posto letto. Meglio se in microfibra, è più leggero e asciuga prima.

1 copricapo Può essere un cappello a falde larghe o un cappellino stile baseball o una bandana o quello che la propria testa sopporta fisicamente e concettualmente. Comunque un copricapo serve a tutti. L’eroe sotto il sole a picco la sera all’ospitale è stracotto.

Primo pronto soccorso: Considerare che camminando lungo la VF è facile trovare ogni giorno almeno una farmacia. Si può quindi ridurre al minimo il necessario per il primo soccorso pensando di comprare ciò che serve in più solo al momento necessario. Si  consigliano anche dei  cerotti per  vesciche. Molti usano i  Compeed. Da Decatlon vendono dei cerotti in striscia, ritagliabili secondo la lunghezza necessaria. Vengono usati dai runner per riparare i piedi durante le maratone. In questo caso ricordarsi di portare dietro anche delle forbicine. Lungo il percorso si trovano alcuni box soccorso per i pellegrini con alcuni generi di prima necessità.

Le credenziali del pellegrino: La Credenziale, o “passaporto del pellegrino”, è il documento fondamentale del viandante che consente di avere accesso, con agevolazioni, alle strutture di accoglienza lungo l’itinerario. Lungo il cammino, il pellegrino riceverà un timbro presso uffici turistici, parrocchie, strutture ricettive e di ristoro. Per chi percorre gli ultimi 100 km a piedi o 200 km in bicicletta, la Credenziale consente di ricevere il Testimonium, la certificazione dell’avvenuto pellegrinaggio. Noi abbiamo acquistato la credenziale online cliccando qui

Scarpe : Argomento personalissimo. Un  modello  impermeabile in Goretex garantisce comunque una buona traspirazione e permette di avere il piede  asciutto  in  caso  di  pioggia.  Ovviamente  anche  questo  non  basta  in  caso di acquazzoni  torrenziali; solo uno scarpone da montagna in pelle trattata o in plastica da neve possono garantire completa impermeabilità Le scarpe devono essere collaudate. Non partite mai senza aver fatto un buon numero di km con le scarpe nuove che avete preso. Diciamo che una scarpa a pianta larga è quello che consiglio evitando sfregamente e la comparsa di vesciche. Io ho optato anche per una suola foam, che ammortizza i passi. Che dire provatene alcune per una settimana in casa, con amazon è possibile farlo con il paga poi.

Ciabatte per doccia se pensate di dormire in ostelli o parrocchie. Per fare la doccia potrebbero bastare i sandali che si usano per camminare. A volte però il sandalo lo si vorrebbe avere asciutto come scarpa da riposo. Allora ci si può portare dietro un paio di ciabatte ultraleggere con la funzione esclusiva di isolare il piede dal pavimento della doccia (pratica comunque consigliabile per evitare funghi o altro).

Bordone Il bastone del viandante è un utile strumento in varie occasioni. Anche se recentemente si sta consolidando l’uso della racchette simili a quelle da sci, chiamate tecnicamente bastoncini
telescopici da trekking o da nord walking, il vero bastone del pellegrino è il bordone in legno.

                        

Le tappe della Francigena Toscana

1: Passo della Cisa – Pontremoli – 19km/5 ore

2: Pontremoli – Aulla – 33km/8 ore

3: Aulla – Avenza – 33km/8 ore

4: Avenza – Pietrasanta – 28km/6 ore

5: Pietrasanta – Lucca – 32km/7.5 ore

6: Lucca – Altopascio – 18km/4 ore

7: Altopascio – San Miniato – 25km/6 ore

8: San Miniato – Gambassi Terme – 24km/6 ore

9: Gambassi Terme – San Gimignano – 13km/3 ore

10: San Gimignano – Monteriggioni – 30km/7 ore

11: Monteriggioni – Siena – 21km/6 ore

12: Siena – Ponte d’Arbia – 30km/7 ore

13: Ponte d’Arbia – San Quirico – 27km/6 ore

14: San Quirico – Radicofani – 33km/7 ore

15: Radicofani – Aquapendente – 32km/7 ore

Tutte le tappe toscane della Via Francigena percorribile virtualmente su Google Trek.

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